C’è una reazione chiave di quel processo fondamentale, chiamato nucleosintesi primordiale, che ha portato alla produzione degli elementi chimici più leggeri nei primi momenti di vita del nostro universo: è la reazione per mezzo della quale da un protone e un nucleo di deuterio si ottiene uno dei due isotopi stabili dell’elio, l’Elio-3.
Questa reazione è stata ora indagata con una precisione mai raggiunta prima dall’esperimento LUNA (Laboratory for Underground Nuclear Astrophysics) nei Laboratori Nazionali del Gran Sasso dell’INFN: è stato così possibile raffinare i calcoli della nucleosintesi primordiale, ricavando un’accurata determinazione della densità della materia ordinaria, di cui è fatto tutto ciò che conosciamo, compresi gli esseri viventi.

Particolare dell'acceleratore utilizzato durante l'esperimento dalla collaborazione LUNA (credit: @Yuri Suvorov)












Virgo e LIGO hanno annunciato la rivelazione della fusione di uno straordinario sistema binario: due buchi neri di massa 66 e 85 masse solari, che hanno generato un buco nero finale di 142 masse solari. Il buco nero finale è il più massiccio mai rivelato con onde gravitazionali e si stima che si trovi a 17 miliardi di anni luce dalla Terra. L'evento di onda gravitazionale è stato osservato dai tre interferometri della rete globale il 21 maggio 2019, e per tale motivo si chiama GW190521. Due articoli scientifici che riportano la scoperta e le sue implicazioni astrofisiche sono stati pubblicati oggi (si vedano gli articoli scientifici 




