Chiara Feoli, titolare di una borsa di studio INFN su tematiche radiobiologiche, ha vinto lo Young Investigator Award annualmente conferito a giovani ricercatori nell'ambito dello studio degli effetti biologici e applicazioni cliniche delle radiazioni ionizzanti dalla European Radiation Research Society in occasione delle sue conferenze.
Chiara ha presentato dati basati sull'analisi di aberrazioni cromosomiche radioindotte con tecnica mFISH relativi alle attività della Call di Gr. V NEPTUNE (Nuclear process driven Enhancement of Proton Therapy UNravEled) vinta l'anno scorso e della durata di tre anni, di cui è responsabile locale il Prof. Lorenzo Manti.
Il titolo dell'abstract premiato è "Chromosome aberration complexity revealed in proton-irradiated cells treated with boron carriers supports Proton-Boron Capture Therapy". Questi dati sembrano confermare che l'utilizzo della reazione tra protoni e 11B può aumentare l'efficacia della protonterapia, aprendo questa forma di trattamento, in forte crescita per la sua capacità di limitare il danno al tessuto sano grazie alle proprietà fisiche dei fasci di particelle cariche, anche al trattamento di tumori radioresistenti, ai quali al momento non è applicabile con successo.