Le studentesse Andrea Camilla Puglia e Iolanda Landi sono risultate vincitrici di una borsa di studio "Più Donne nella Fisica", un concorso indetto a livello nazionale dall'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare per promuovere e sostenere lo studio della fisica, incoraggiare sinergie tra università e mondo della ricerca e dell’industria e supportare l’attività di terza missione, con una particolare attenzione rivolta alla valorizzazione delle giovani generazioni.
Le due studentesse sono iscritte al Corso di Laurea Magistrale in Fisica dell'Università degli Studi di Napoli Federico II e hanno svolto la loro attività di tesi triennale nell'ambito di attività dell'INFN.
Andrea Camilla Puglia si è occupata della "Caratterizzazione di un prototipo di rivelatore GEM per l'upgrade del rivelatore CMS" con i Professori Alberto Orso Maria Iorio e Biagio Rossi.
Iolanda Landi ha lavorato sulla "Fisica del neutrino con l’esperimento SND@LHC" seguita dai Professori Antonia Di Crescenzo, Giovanni De Lellis e Antonio Iuliano.
Il progetto "Più Donne nella FISICA" si inserisce nell’ambito di un gruppo di lavoro più esteso, che ha visto la collaborazione dell'INFN, l'Istituto di Ricerche sulla Popolazione e le Politiche Sociali del Consiglio Nazionale delle Ricerche, partner del network europeo "GENERA – Gender Equality Network in the European Research Area" e della Società Italiana di Fisica, che si è posto l'obiettivo di incoraggiare una presenza maggiore delle donne nello studio delle materie scientifiche, in particolare della fisica, e di combattere gli stereotipi di genere proponendo modelli positivi di ruolo. Nell'ambito di questo progetto, l'INFN ha bandito 25 borse di studio per Studentesse iscritte al Corso di laurea magistrale in Fisica Sperimentale e Teorica delle Interazioni Fondamentali e in Fisica Applicata.
Secondo il Global Gender Gap Report 2022 del World Economic Forum, l'Italia è al 63° posto in quanto a parità di genere su un indice a livello mondiale di 146 Paesi. Il "gender gap" è ancora più accentuato quando si parla di professioni tecnico-scientifiche: solo il 28% delle donne sceglie percorsi di studio in ambito STEM (Science, Technology, Engineering and Mathematics) e, se si guarda ai soli ruoli apicali in azienda, solo 1 manager STEM su 5 è di genere femminile. È quindi di fondamentale importanza incoraggiare le donne a intraprendere e proseguire un percorso di studio e di lavoro nelle materie STEM, per colmare in tempi brevi l'ampio divario di genere che tuttora esiste nel campo della ricerca e delle professioni tecnico-scientifiche.
Andrea Camilla Puglia, vincitrice di una borsa di studio "Più Donne nella Fisica" dell'INFN